Avere un’alimentazione corretta ed equilibrata durante l’infanzia è di fondamentale importanza non solo per ovvi motivi di salute, ma anche per l’impatto psicologico che il sovrappeso e l’obesità possono avere sul bambino.
Dall’inizio della scuola primaria, infatti, aumenta di molto il coinvolgimento e la ricchezza della vita sociale del bambino, rispetto agli anni precedenti. Questi sono anni delicati per la sua crescita psico-fisica e il sovrappeso può esporlo a fenomeni di esclusione sociale che possono affossare il suo senso di autostima. Per via del sovrappeso o dell’obesità, può cominciare a percepirsi come ‘diverso’ dagli altri, e questo vissuto, se lasciato stagnare nella sua interiorità, può portarlo a sviluppare sentimenti di tristezza e di disistima verso di sé, accompagnati a volte anche da comportamenti emotivamente discontrollati.
Per questo è davvero importante intervenire quanto prima, e facendolo su più fronti: non solo modificando il regime alimentare, ma anche prendendosi cura dei suoi vissuti interni, attraverso un sostegno psicologico mirato.
In questo scenario così delicato, assume una grande importanza il coinvolgimento attivo dei familiari, perché l’alimentazione durante l’infanzia, passa soprattutto attraverso di loro. I genitori infatti, devono porsi come un buon modello da imitare, proprio nel seguire il nuovo regime alimentare. E poi devono fornire un solido sostegno emotivo al bambino, che di per sé non può autosostenersi nella motivazione al cambiamento, soprattutto se questo implica il toccare aspetti più profondi, legati ai vissuti emotivi più dolorosi e fastidiosi.
Da questo si può facilmente capire come per aiutare un bambino o una bambina con problemi di peso, serve l’impegno di una famiglia intera e di un’equipe intera, che lavori contemporaneamente su più fronti.
Qui potete scaricare le linee guida dell’OMS per l’alimentazione nella prima infanzia (0-3 ani).